Dishonored 2 , sequel del videogioco prodotto dalla Arkane Studios, ha come creative director Harvey Smith, lo stesso di Deus Ex.

Potrebbe già bastare questa informazione per stare tranquilli.

E infatti il videogame non tradisce affatto le aspettative, risultando particolarmente affascinante e ricco di novità.

Ad esempio, la flagellata Dunwall del primo episodio (colpita da un’epidemia di peste) lascerà il posto ad una nuova ambientazione, Karnaca.

Tuttavia non sparirà completamente, dato che sarà presente nella missione d’esordio, seppure con ispirazione nettamente differente.

Dall’Inghilterra vittoriana ad una città simile a quelle del Sud Europa, Karnaca sviluppa forti contrapposizioni sociali.

Un il centro borghese che fa da contraltare al degrado dei quartieri periferici.

Una caratteristica che scatenerà forti sollevazioni popolari tra le fazioni cittadine.

Insomma, una sorta di città-personaggio, che accompagna i protagonisti Corvo e Emily.

Quest’ultima ha ora 25 anni (nella storia, sono passati 15 anni dalla precedente avventura) ed è determinata a riprendersi lo scettro.

Per questo è diventata anch’essa una killer, e infatti all’inizio si gioca con Emily: successivamente, potremo scegliere se proseguire con lei o ‘virare’ su Corvo.

Se Corvo ha mantenuto inalterate le sue abilità soprannaturali, Emily presenta molte innovazioni: ragione buona per tentare l’avventura con lei.

La base dove tornare una volta terminate le missioni è la stessa del primo capitolo, ovvero la nave Dreadful Whale.

Non cambia neppure il capitano (Megan Forster). Come nell’ultimo “Deus Ex”, anche in “Dishonored 2” si possono utilizzare i poteri anche soltanto come diversivi (modalità ‘stealth’), riuscendo a terminare le missioni senza uccidere nessuno.

Una grande libertà di approccio, insomma, e un modo per evitare che l’uno o l’altro personaggio vengano ritenuti più o meno aggressivi: sono entrambi arruolabili in qualsiasi funzione, grazie alla doppia valenza dei loro poteri.

I poteri di Emily sono nuovi, come detto: su tutti Ombra Mobile e Presa Estrema.

Importanti anche Far Reach, che permette a Emily di spostarsi rapidamente, e Domino: con esso si possono colleare tra loro più nemici, con il risultato che facendone fuori uno vengono condannati anche gli altri.

Corvo mantiene i poteri del primo Dishonored, seppure potenziati: uno di questi è Distorsione, che viene utilizzato anche per velocizzare il tempo.

Il gioco risulta più impegnativo rispetto al precedente: gli avversari hanno aumentato la loro intelligenza. Un esempio? Non restate troppo tempo nascosti in un angolo, perchè alla lunga i nemici vi ‘sgameranno’.

Un videogame ambiziosissimo, con libertà rinnovata e direzione artistica di indiscutibile livello.

Dishonored 2 merita di essere promosso: da mercoledì 13 luglio è anche possibile prenotarlo sul Playstation Store.