Un’informazione paventata da ampie fasce di utenti da qualche anno, circolata dapprima sotto forma di rumors e poi gradualmente concretizzatasi, è la fine dell’effettivo supporto esteso da parte di Microsoft per sistemi operativi Windows XP.

Col 2014 fine supporto Windows XP

A partire dal prossimo 8 aprile, difatti, non verranno rilasciate ulteriori patch di sicurezza per il sistema operativo Microsoft Windows XP ed aggiornamenti, col risultato che gli utenti potranno vedersi aprire nuove e problematiche falle a livello di security, formalmente non più ripristinabili o correggibili.

Il fatto suscita delusione tra gli appassionati di XP, che fino a Novembre scorso risultava ancora uno dei SO più utilizzati a livello mondiale (31,2 % circa, più del triplo del neonato Windows 8), e al loro dispiacere si aggiungono studi analitici secondo cui la deliberata fine del supporto extended sia fattore di gravi rischi per navigazione Web e  affini, che inevitabilmente si ripercuoteranno a livello locale.

Risaputo, ad esempio, che ad ogni “patch day” pletore di hacker e cracker potranno effettuare un reverse engineering più efficiente di tutti gli update rilasciati, scoprendone il funzionamento per ampliare le vulnerabilità di XP.

Per i creatori di malware questa notizia si traduce inevitabilmente in manna dal cielo, dal momento che le nuove patch saranno concentrate su SO più evoluti, tra cui Windows 7 e 8, e potranno essere studiate ed eventualmente applicate su XP, rimasto anello debole della catena.

A questa triste notizia si accompagna la potenziale fine di aggiornamenti per una costola di XP, ossia Windows Server 2003, che con il “fratello maggiore” condivide parte del kernel.

L’expiration date è prevista per metà Luglio 2015, mentre numerosi utenti stanno riscontrando difficoltà con i comuni Update di Windows, riscontrando livelli di attività CPU abnormi e  inutilizzabilità di interi sistemi. Di certo, un supporto tentennante per alcune delle vecchie glorie Microsoft, protagoniste delle decadi passate.