Cyanogen : da dove arriva e come funziona

Sembra impossibile pensare ad uno smartphone Android senza Google Apps?

Negli ultimi anni vi siete abituati a conoscere tutte le possibilità e i pregi di Android, e non immaginate come sarebbe avere un dispositivo alternativo?

Ebbene : uno smartphone CyanogenOS, senza servizi Google, non avrà tutte le applicazioni a cui siete abituati : addio al Play Store, a Google Maps, Gmail e altri servizi popolari e apprezzati dai più.

Da dove arriva Cyanogen?

Cyanogen Inc, è una società fondata da Kirt McMaster e Steve Kondik, e in cui stanno investendo aziende di rilevanza multinazionale : dal banco di Santander a Telefonica (Finanza e Telecomunicazioni spagnole) a Benchmark , Horowitz, Redpoint (investitori americani)  fino a Twitter (ca va sans dire, il social network conosciuto e usato in tutto il mondo) fino a Foxconn (produttore cinese a cui Apple affida la catena di montaggio degli iphone) e Tencent (attore dell’online cinese, specializzato in servizi web, advertising, media on line, ecc).

Cyanogen-IncL’obiettivo aziendale, come recita l’about us sul sito ufficiale è “dare il potere alle persone di personalizzare il proprio dispositivo mobile e le esperienze nella fruizione dei contenuti. Cyanogen® OS è costruito su Android e noto per le sue caratteristiche di personalizzazione rivoluzionarie, interfaccia intuitiva, velocità, durata della batteria, e una maggiore sicurezza. Con una rapida crescita della base utenti globale, unita a una vivace comunità di sviluppatori, stiamo collegando smartphone e tablet e le loro applicazioni alle cose che amano le persone“.

Fuor di enfasi aziendale, ci si prefigge di realizzare un sistema operativo Android “pulito”, senza le integrazioni previste da Google.

La sfida contro Mountain View, diciamocelo, è ardua.  Ecco la prima azienda che vuole differenziarsi in un mercato che fino ad ora non è stato preso in considerazione da nessuno.

Uno smartphone Android, per offrire posta elettronica, cloud storage e gestione dei documenti, dovrà affidarsi a programmi esterni.  Insomma, un po’ un Linux per l’era del mobile, e si è a lungo vociferato sul fatto che l’azienda che rilascerà i servizi al sistema operativo possa essere Microsoft, ma non si ha ancora la possibilità di capire quanto successo potrà avere nel tempo un dispositivo con sistema operativo di questo tipo.

Se ci pensiamo bene con smartphone e tablet Android , sin dalla prima accensione,  abbiamo subito palesato tutto il pianeta delle app del Play Store Google; e senza alternative, pur se queste applicazioni si possono disabilitare e installare prodotti che ne facciano le veci.

cyanogen-inc-620x348Quindi una versione di Android  “senza Google” che ponga perlomeno l’utente nella condizione di non sentirsi in obbligo di utilizzare prodotti e servizi Google, così come traspare dalle dichiarazioni del CEO McMaster :  “Abbiamo appena scalfito la superficie di ciò che può essere il mobile. Oggi Cyanogen è parzialmente vincolato a Google. Domani non lo sarà più. Tra tre/cinque anni non dovremo fare delle derivate da Android di Google.  Oggi Android e iOS sono essenzialmente contenitori per i servizi di Google ed Apple. Tutti gli altri esistono dentro questi confini”.

Intenzione dell’azienda sviluppare un ambiente di applicazioni alternative al Play Store e naturalmente anche servizi che sostituiscano in toto servizi quali Gmail, Google Maps, Google Drive, ecc.   Sfida alquanto ardua (e apparentemente poco possibile) vista l’ormai capillare diffusione dell’OS di Google e il grado di soddisfazione (lato utenti e sviluppatori) di cui esso gode.

Considerato quanto i servizi citati siano apprezzati dal pubblico è certamente una sfida particolarmente ardua su cui molti stanno sbattendo la testa, con tutte le difficoltà nell’incontrare i gusti del pubblico, fin dal caso esemplare di Windows mobile;  mentre per i produttori di smartphone è in gioco la possibilità di aprire il mercato considerando che chi oggi compra un OS Android diventa soprattutto un cliente Google per l’acquisto di app e contenuti.

Alcuni elementi comunque rappresentano già oggi una realtà distintiva per Cyanogen che, va detto, grazie alla nutrita comunità di sviluppatori che si sta aggregando attorno all’iniziativa sta crescendo in fretta.  Tra gli altri in Cyanogen OS troviamo Maxx Audio,  annoverabile tra gli strumenti di miglioramento audio di uno smartphone che funzionano davvero. Ovvio che il risultato  dipende parecchio dal device utilizzato ma le differenze nella qualità del suono sono chiaramente percepibili nell’altoparlante integrato.

Altri tratti distintivi di Cyanogen OS  sono rappresentati dai diversi “segni” che è possibile tracciare sullo schermo per le varie funzioni :  con una “V”si accende il flash e usiamo lo smartphone come torcia,  con un cerchio si avvia la fotocamera… e così via.  Semplici elementi che talvolta ne fanno un plus a seconda del personale utilizzo del device.

I due smartphone che sul mercato montano già (dall’origine) Cyanogen sono :

Aquaris X5 :
Lenovo Zuk Z1 :

La strada è aperta : il team Cyanogen è stato descritto, con toni talvolta un po’ aggressivi, impegnato nel colpire Google al cuore, mentre ciò che hanno in mente non è affossare Big G,  ma piuttosto restituire all’utente Android la massima libertà e avremo modo di capire questi ultimi quanto apprezzeranno gli sforzi.

 

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