Facebook : ora la scienza ha carta bianca sui contenuti e sulla politica
Dall’inizio del 2018 Facebook sta facendo sempre più attenzione alle fake news e alla misinformazione.
Soprattutto in campo politico Facebook ha sorvegliato i propri contenuti durante le elezioni di numerosi stati come Turchia, Messico, Ruanda e Brasile.
Facebook si è quindi preso l’incarico di analizzare l’impatto dei social media sulle elezioni politiche globali, controllando l’attendibilità delle informazioni che arrivano tramite le varie piattaforme sociali.
Questo permetterà non solo di rendere il tutto più affidabile anche per gli utenti stessi.
Ricercatori e scienziati avranno carta bianca sulla sorveglianza dei contenuti di Facebook.
Questi ultimi avranno l’ausilio di controllare dati nei contenuti di Facebook senza troppi freni da parte del social stesso, indagando sull’inattendibilità dei post ed eventuali misinformazioni.
Tale manovra può essere considerata rivoluzionaria.
Scienziati e ricercatori avranno la possibilità di rivelare ciò che i social (e i politici stessi) hanno censurato fin’ora, senza che Facebook stesso dica la sua sul contenuto in questione.
“Facebook provvederà a fornire dati autentici” ha constatato lo scienziato politico Gary King della Harvard University. Quest’ultimo ha puntualizzato che i laptop saranno stanze virtuali “pulite”: “Mandare messaggi tramite i netbook è inadeguato, non è il suo miglior utilizzo. Il suo obiettivo è quello di dare un livello di sicurezza identico a quello di una stanza blindata”.
Ma come verrà svolta la revisione? Non è ancora del tutto chiaro.
Alcune analisi verranno fatte in tempo reale tramite script automatici mentre altri verranno decifrati da esperti in un secondo momento.
Sempre King specifica che ai ricercatori sarà permesso di accedere solamente ai dati utili per la loro ricerca. Il materiale su cui dovranno lavorare verrà confermato passo dopo passo. Una volta che essi avranno ottenuto un primo permesso a livello di privacy, potranno analizzare l’autenticità del contenuto.
“Facebook può provvedere a fornire alcuni operatori di sistema, ma il loro obiettivo non sarà quello di spiarci, bensì di aiutarci ad assicurare che tutto funzioni correttamente”, specifica King.